Ps3:"TIMESHIFTY"

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Darkness 96
view post Posted on 13/2/2008, 21:16




INTRODUZIONE

Se si parla di tempo rallentato – slow motion, bullet time o come lo si vuol chiamare lo si chiami – non è possibile non pensare a Max Payne in ambito videoludico e alla saga Matrix per quanto concerne i film. Dai tempi di Max Payne sono però state moltissime le software house che hanno preso il bullet time e lo hanno sfruttato, modificato o gestito a proprio piacimento e i campi sono davvero tanti e talvolta anche inattesi. In Stronghold ad esempio il tempo rallentato è il protagonista principale, ancor più del tenente Tequila, ma anche nei giochi di guida si è sfruttato il tempo rallentato, come in Need for Speed: Most Wanted dove il giocatore poteva attivare il rallentamento di tempo per prendere una strada diversa o sfruttare alcuni oggetti in strada per eliminare la polizia dalle proprie spalle.

Sierra – in origine il progetto era sotto le mani di Atari – e Saber Interactive hanno invece scelto di sfruttare il tempo rallentato per inserirlo all’interno di un FPS di ambientazione fantascientifica dove il giocatore non solo può rallentare il tempo, ma ha anche la possibilità di bloccarlo del tutto o addirittura di farlo andare all’indietro. L’ultimo anno ha permesso alla software house di limare e migliorare alcuni aspetti negativi del titolo messi in luce nella demo distribuita agli inizi del 2007, vediamo quindi cosa ha da offrici TimeShift.

IL TEMPO SARA’ LA TUA ULTIMA ARMA!

“Dal giorno del salto quantico nel tempo e del tradimento di Krone, la vita non è più la stessa. Un tempo pura e prospera, la città di Alpha District è ora una realtà diversa, forgiata nel caos e nella distruzione.” Questa è la sinossi di TimeShift, ma la trama del gioco è piuttosto una scusa per giustificare le lotte che affronteremo nel gioco. In poche parole un gruppo di scienziati hanno sviluppato la tecnologia adatta per viaggiare nel tempo e il fondatore di questo gruppo, ha utilizzato questa tecnologia per creare una realtà alternativa nella quale ha preso il potere sul mondo rendendo quest’ultimo un posto invivibile a causa di una guerra ormai infinita. Noi indosseremo i panni di un secondo scienziato, anch’esso dal passato oscuro, che dopo il tradimento di Krone, prende possesso della seconda tuta per i salti temporali, tuta ancora in progettazione, e si metterà alla caccia del nemico attraverso il tempo.

Se la trama non è quindi il punto di forza di TimeShift, a rendere ottimo questo titolo deve essere obbligatoriamente la giocabilità. Grazie ai poteri della tuta temporale, ai consigli automatici del sistema di controllo S2.A.M. e alla completa libertà di movimento, ogni quadro può essere affrontato in decine di modi differenti, alcuni più semplici, altri quasi impossibili.

Il vero protagonista del gioco è dunque la tuta temporale. Questa era stata originariamente sviluppata come strumento grazie al quale il corpo umano poteva partecipare in tutta sicurezza al cosiddetto “Salto temporale” o semplicemente “Salto” (cioè viaggio nel tempo) senza rimanerne vittima. Durante questo processo, la tuta è il principale oggetto a viaggiare alla velocità della luce e quindi ciò che si trova al suo interno è semplicemente veicolato attraverso il paradosso temporale. In TimeShift esistono due tute temporali: la Alfa – rubata da Krone ed utilizzata per creare la realtà alternativa – e la Beta che è ancora in sviluppo e che sarà la tuta presa da noi per risolvere i problemi causati da Krone. In poche parole, i poteri della tuta ci permettono di rallentare il tempo, di bloccarlo o di farlo andare indietro. Ogni potere inoltre ha una durata massima che diminuisce in modo proporzionale rispetto alla difficoltà dell’azione, se quindi potremo rallentare il tempo per una mezza dozzina di secondi, non ci sarà possibile bloccarlo o farlo andare indietro per più di tre secondi. L’uso di questi poteri deve quindi essere ponderato ed attuato con logica e tempismo, anche perché se il tempo di uso è basso, quello di ricarica è invece molto alto. I poteri della tuta non devono però essere intesi come semplici poteri di difesa, durante i paradossi temporali infatti ci sarà possibile rubare le armi degli avversari, colpire missili o gestirne la traiettoria o far cadere il nemico in tranelli precedentemente preparati per noi.

Il punto fondamentale del gioco è il combattimento ed in TimeShift avremo modo di portare tre armi al massimo – ognuna con un numero limitato di munizioni – tra una vasta scelta. Ci sono armi semplici come la pistola di piccolo calibro KM33 o il più potente Cannone elettromagnetico in grado di abbattere il nemico anche sparando attraverso i muri. Oltre a questi ci sono poi la carabina KM2103, il fucile a pompa ShatterGun, il fucile di precisione Echo, il lanciarazzi BloodHound, la balestra Hell-Fire e Saetta ed infine il cannone ad impulso che lancia scariche elettriche. Non mancano ovviamente le granate tra cui troviamo quelle a tenaglia che si agganciano ai corpi dei nemici e quelle sciame che in realtà sono involucri in cui sono conservati dei droni d’assalto in miniatura. A questa si aggiungono infine le mine a scatto, quelle laser e le torrette mitragliatrici poste sui veicoli, nei bunker e nelle postazioni di difesa del nemico.
Nel gioco però non dovremo sempre e solo sparare, in molti livelli infatti dovremo sfruttare i poteri temporali della tuta per risolvere delle fasi puzzle come superare un muro entrando all’interno di una scatola, invertire il flusso del vento generato da una turbina per volare in alto o lontani dalle eliche o molto più semplicemente, per superare pozze di acqua elettrificata, lingue di fuoco o cancelli che si chiudono un secondo dopo aver girato la ruota per aprirli.

A basse difficoltà purtroppo non si gode appieno di ogni porzione del gioco, molte volte infatti non avremo problemi a sfuggire all’avversario semplicemente correndo e senza essere obbligati ad affrontarlo in ogni contesto, per vedere quanto di meglio offre il titolo di Sierra è quindi necessario giocarlo alla massima difficoltà e senza considerare gli aiuti automatici forniti dal sistema di controllo della tuta – denominato S.S.A.M. o S2.A.M. – che attiva in automatico il miglior potere per superare il passaggio. La longevità del titolo – che si attesta per la modalità single player sulle quindici ore di gioco circa in modalità semplice – viene aumentata in modo esponenziale dal comparto multiplayer che presenta le classiche modalità come il deathmatch e cattura la bandiera. Ciò che rende particolare il gioco è dato dal fatto che ogni giocatore è munito di tuta temporale, ma con limitazioni particolari che permettono di rendere la sfida più interessante.

Tecnicamente TimeShift non ha nulla da invidiare agli sparatutto di ultima generazione. La realizzazione dei personaggi e delle ambientazioni è sullo stile di Epic Games – personaggi per la maggior parte imponenti, con particolari armature ed armi a volte immense – quindi realistico, ma con un leggero tocco di esasperazione delle forme e dei colori che creano scorci davvero unici. Le ambientazioni sono grandiose, in particolare quelle cittadina che sembrano essere frutto di un lavoro più curato rispetto alle campagne dei livelli intermedi. La qualità delle texture è alta e la cosa ci permette di scorgere chiaramente la differenza tra materiali diversi o dello stesso materiale bagnato ed asciutto. Anche qui comunque a fare la parte del leone è la tuta: il blocco del tempo, l’inversione o il rallentamento modificano non solo i movimenti dei personaggi, ma di ogni cosa che ci circonda, possiamo quindi vedere ad esempio le gocce d’acqua ferme a mezz’aria creando riflessi unici e particolari.

Il comparto audio è di ottima fattura e grazie ad un buon doppiaggio in italiano non abbiamo la necessità di attivare i sottotitoli per capire cosa si dicono i personaggi nel gioco. Buono anche il settore dei rumori ambientali: tutto ben riprodotti sotto ogni aspetto, dalle armi al suono della pioggia che scende su materiali differenti – il suono sull’asfalto è completamente diverso da quello sulle tettoie in ferro.

CONCLUSIONE

TimeShift è certamente un modo nuovo di vedere il gioco di guerra in prima persona e grazie alle tre diverse difficoltà e ai poteri della tuta, abbiamo innumerevoli modi di affrontare l’avventura e la lotta. Ciò che manca in questo gioco è la trama, i filmati di intermezzo che raccontano una storia che permette al giocatore di sentirsi parte integrante di una storia che si sviluppa attraverso le sue mani. Non sappiamo chi siamo, dove siamo esattamente e neanche per chi o contro cosa stiamo combattendo e la presenza di brevissimi filmati e di un finale non molto chiaro, non ci permette certo di comprendere meglio ciò che accade.

In conclusione TimeShift è un bel gioco: divertente, longevo e con un comparto multiplayer che ci permette di aumentare senza limiti il tempo in cui ci troveremo al controllo del nostro scienziato e della sua tuta temporale. Non si tratta però di un titolo in grado di competere con i giganti del genere, in primis i titoli di Epic Games a cui TimeShift sembra ispirarsi in parte..

TimeShift è disponibile per PC, Sony PlayStation 3 e Microsoft Xbox 360. I requisiti di sistema richiedono un processore a 2.0Ghz o superiore, 1Gb di RAM, una scheda video da 128Mb compatibile con DirectX 9.0c e che supporti i Pixel Shaders 2.0b ed una scheda audio completamente compatibile con DirectX 9.0c. Nel caso si utilizzi Windows Vista, la potenza del processore deve essere pari ad un Intel Core 2 Duo E6400 e la quantità di RAM deve essere di minimo 2Gb.

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Dark_Paolo
view post Posted on 13/2/2008, 21:20




Uao mi ispira veramente tanto!!
 
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Trezzo.E
view post Posted on 13/2/2008, 21:29




Bella recensione!!!!!!!!!! Complimenti!
 
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Dark_KaramY
view post Posted on 13/2/2008, 21:35




Sembra veramente bello...Thanks for the recensione!!!
 
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Dark_Andy
view post Posted on 17/2/2008, 12:41




Bello BELLO GRAZIE!
 
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4 replies since 13/2/2008, 21:16   255 views
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